Francesco Giappichini

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Saigon, le pmi italiane c’erano

In ECONOMIA on 5 giugno 2012 at 00:10

A Ho Chi Minh city, capitale economica del Vietnam, s’é concluso il convegno “Enterprise partnerships for development”, organizzato dall’Unido (United nations industrial development organization), l’Organizzazione delle nazioni unite per lo sviluppo industriale. L’evento rientrava nell’ambito dello Sme cluster development, il progetto di sviluppo di distretti di piccole e medie imprese, finanziato dalla Cooperazione italiana, e realizzato in Vietnam da Unido, in collaborazione con Confindustria e l’Ice-Agenzia per la promozione all’estero.

Ho Chi Minh city

 

 

 

 

 

 

 

E le pmi (pubbliche e medie imprese) italiane hanno partecipato numerose: secondo fonti di stampa, erano in tutto una quarantina, dei settori tessile, calzature, pelletteria e arredamento. L’incontro, organizzato quindi specificamente per il mercato italiano, ha consentito alle aziende italiane ben 300 incontri con una novantina di partner locali. Duplice l’obiettivo dell’evento: mostrare le potenzialitá del Paese come piattaforma produttiva per le imprese italiane che vogliono espandersi sui mercati orientali, e soprattutto, come scrive l’agenzia “Agi”, «promuovere accordi tra aziende vietnamite e italiane, sfruttando da un lato le infrastrutture e le relazioni dei partner locali e, dall’altro, il know how italiano nel settore delle Pmi».

Insomma il Vietnam si conferma sempre piú come la piattaforma produttiva ideale del terzo millennio.

(Francesco Giappichini)

Vietnam, concluso il roadshow

In ECONOMIA on 31 marzo 2012 at 12:28

Si é celebrata ieri a Bologna l’ultima tappa del roadshow informativo dedicato al Vietnam, organizzato da Unido, Ministero degli Esteri, Ministero dello Sviluppo economico e Confindustria, in collaborazione col Sistema camerale. Il Paese, ultima rivelazione dei mercati mondiali, si é consacrato come la piú importante piattaforma produttiva per conquistare i mercati dell’intera Asia: non solo quelli dell’Asean, che da soli rappresentano un potenziale di 600mila consumatori, ma di fatto anche il mercato cinese.

Lorenzo Angeloni

 

 

 

 

 

 

 

 

«Da venticinque anni il Viet Nam si è aperto al mondo con le riforme che hanno trasformato un sistema pianificato in una economia di mercato aperta», ha dichiarato in questa sede l’ambasciatore italiano in Vietnam, Lorenzo Angeloni, che ha cosí proseguito: «Il traguardo che si è posto di raggiungere lo status di paese industrializzato nel 2020 dimostra un concreto interesse ad attirare investimenti di qualità. L’Italia é pronta a rispondere perché può offrire tecnologia e know how. Produrre in Viet Nam significa anche poter esportare il novanta per cento dei prodotti a dazio zero verso la Cina. Inoltre, importanti sono le agevolazioni fiscali per gli investimenti.

Il costo del lavoro è nettamente inferiore, la popolazione è giovane e qualificata, ci sono stima e simpatia per l’Italia di cui si apprezzano cultura e prodotti. É una empatia che può dare buoni frutti».

(Francesco Giappichini)

Vietnam, piace anche a Fornero

In ECONOMIA on 30 marzo 2012 at 11:11

Si chiude oggi a Bologna, presso la sede di Unioncamere dell’Emilia Romagna, il roadshow dedicato al Vietnam, organizzato e promosso da Unido (Organizzazione delle nazioni unite per lo sviluppo industriale), Ministero degli Esteri, Confindustria, e il Sistema camerale, ossia i Centri estero di una ventina di Camere di commercio italiane.

Elsa Fornero

 

 

 

 

 

 

 

Dopo le tappe preparatorie di Milano, Padova e Pesaro, il tour informativo taglia cosí il suo traguardo nella cittá felsinea, con l’obiettivo di organizzare una grande missione di imprese italiane nel Paese asiatico. La rinnovata attenzione del mondo imprenditoriale italiano per l’ex colonia francese si deve a un poker di fattori che in tempi di recessione risulta sempre piú appetibile per le piccole e medie impresedi casa nostra: il basso costo del lavoro, inferiore alla metá di quello cinese, una popolazione molto giovane (senz’altro piú della cinese), le forti agevolazioni fiscali per gli investitori, e sopra tutto il cosiddetto «accesso a dazio zero» verso i Paesi dell’Asean, per le merci prodotte da aziende localizzate in Vietnam.

Ma anche verso Cina, Giappone e Corea del sud, in virtú dei trattati di libero commercio conclusi dall’Asean con quei Paesi. E proprio in questi giorni il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha ricevuto una delegazione parlamentare del Paese asiatico, esprimendo grande considerazione per la sua crescita economica.

(Francesco Giappichini)