La crisi ha colpito anche il Vietnam, e a farne le spese potrebbero essere le imprese straniere, sia quelle già insediatesi nel Paese, sia quelle con l’intenzione di trasferirvisi. Alla fine del 2011 è stato, infatti, emanato il Decreto 46, che mira a rendere difficoltoso alle aziende provenienti dall’estero – comprese naturalmente quelle italiane – l’assumere dipendenti stranieri. Almeno un mese prima di contrattarne uno, l’impresa dovrà pubblicare nei media locali l’inserzione per quella determinata posizione lavorativa.
Pubblicità che peraltro dovrà essere provata dalla stessa azienda, prima della richiesta del permesso di lavoro. E non è tutto: la stessa proroga di un permesso di lavoro già concesso, dovrà essere preceduta dalla stipulazione di un contratto di apprendistato con un cittadino locale, per la stessa posizione. Della normativa, che ha destato preoccupazione tra gli imprenditori e le comunità straniere, si sono occupate le Camere di commercio in Vietnam di vari paesi, compresa l’Italia: a esprimere i dubbi dei nostri concittadini ci ha pensato il presidente dell’Icham (Italian chamber of commerce in Vietnam), Massimiliano Guelfo, in un’intervista alla televisione locale.
Come non bastasse, risulta che l’entrata in vigore della legge abbia indirettamente creato difficoltà ai nostri connazionali, sia all’atto di rinnovare il work permit, che il visto turistico.