Francesco Giappichini

Vietnam, invasione russa

In CULTURA on 4 giugno 2012 at 00:10

Sulla “Voce della Russia” puó leggersi un reportage dedicato al boom dei turisti russi in Vietnam, e al naturale interesse che le autoritá del Paese asiatico nutrono per il fenomeno. Giá da anni, dopo la “scoperta” dell’Europa occidentale, migliaia di cittadini della grande Nazione eurasiatica si sono riversati sulle coste thailandesi e cambogiane, ove il flusso turistico si é sovente accompagnato a quello del business.

La spiaggia paradisiaca di Mui Né

 

 

 

 

 

 

Piú o meno spuculativo, piú o meno mafioso. Adesso é la volta del Vietnam. Un innamoramento, verrebbe da dire, che rappresenta la prosecuzione d’un rapporto mai interrotto: non soltanto negli anni della Guerra fredda e delle frizioni tra Cina e Unione sovietica, ma anche dopo la caduta dei muri, le relazioni strategiche e commerciali tra Mosca e Hanoi si sono sempre mosse su binari privilegiati.

«Un record è stato stabilito anche dai cittadini russi arrivati in Vietnam attraverso ditte turistiche vietnamite: 100 mila turisti. Queste cifre sono state comunicate […] da Nguyen Tkhi Tkhan Khyung, rappresentante del Dipartimento centrale del turismo del Vietnam […]: Durante i dieci giorni di permanenza in Vietnam i turisti dalla Russia spendono più soldi che i turisti dalla maggioranza di altri paesi, e cioè due-tre mila dollari. A titolo di confronto, i turisti provenienti da altri paesi spendono nello stesso periodo di dieci giorni un po’ più di mille dollari».

(Francesco Giappichini)

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