Francesco Giappichini

Posts Tagged ‘Mar cinese meridionale’

Il Vietnam si riarma

In POLITICA on 28 ottobre 2012 at 17:26

Il Governo del Vietnam, in previsione di crescenti quanto pericolose tensioni sul Mar cinese meridionale – specie nei confronti del gigante cinese –  sta portando avanti un profondo processo di ammodernamento delle proprie Forze armate. La questione è trattata approfonditamente da un reportage di Elena Nikulina, dal titolo «Le migliori armi russe al Vietnam», pubblicato sul portale “La voce della Russia”.

Una parata militare in Vietnam

 

 

 

 

 

 

Ne segue un brano. «Nei prossimi quattro anni il Vietnam sarà il principale partner della Russia nella regione dell’Asia e del Pacifico per quanto riguarda il settore tecnico-militare. Secondo le previsioni del Centro di analisi del commercio mondiale di armi, tra il 2012 e il 2015 nello schema russo delle esportazioni di materiale bellico in Vietnam questo occupa il terzo posto dopo l’India e il Venezuela. Nel precedente quadriennio, ad occupare il secondo e il terzo posto erano Algeria e Cina. Solo in questi ultimi anni il Vietnam ha acquistato dalla Russia venti caccia Su-30MK2, alcuni battaglioni di difesa aerea dei sistemi missilistici S-300, il sistema missilistico costiero mobile “Bastion” con il missile supersonico antinave autoguidato “Yakhont” e il sistema missilistico contraereo «Igla».

Grazie alle forniture belliche russe, il Vietnam rinforza anche la sua flotta militare. Ciò è molto importante per il paese ora che peggiora la situazione nel mare Cinese del Sud».

(Francesco Giappichini)

Asean, la settimana con Hillary

In POLITICA on 14 luglio 2012 at 00:10

Per i Paesi dell’Asean (Association of south-east asian nations), quella che sta per concludersi sará ricordata come la settimana di Hillary Clinton. Il segretario di stato Usa, dopo un breve soggiorno a Tokyo e in Mongolia, ha visitato Laos e Vietnam, ed é quindi giunta a Phnom Penh, per partecipare al summit dell’organizzazione. Tralasciando l’importanza simbolica della tappa laotiana – era dal 1955 che un capo della diplomazia a stelle e strisce non approdava nel Paese dell’Indocina – l’appuntamento piú importante é stato quello nella capitale cambogiana, letteralmente paralizzata ed euforica per l’arrivo non solo dell’ex first lady, ma anche di varie altre personalitá della politica mondiale.

Hillary Clinton col proprio omologo vietnamita

 

 

 

 

 

 

Il vertice sulla carta ha rappresentato un fallimento: il noto conflitto sulla sovranitá nel Mar cinese meridionale – per la prima volta nella storia dell’Asean – ha impedito che si giungesse ad una dichiarazione finale congiunta. Il Governo di Phnom Penh, presidente a rotazione dell’organizzazione e fedele alleato di Pechino, ha nei fatti posto un veto a qualsiasi conclusione che facesse cenno alla controversie marittime, decretando cosí l’insuccesso del forum.

Tuttavia, come scrive il portale “La presse”, Washington ha deciso lo stanziamento di ben cinquanta milioni di dollari per tre Nazioni dell’Asean, mitigando cosí ogni tipo di delusione per l’esito dell’incontro. (Continua).

(Francesco Giappichini)      

Gli Usa tornano in Vietnam? – 2

In POLITICA on 26 giugno 2012 at 00:10

A seguire un nuovo brano del reportage di “Notizie geopolitiche”, dedicato ai risultati ottenuti dal capo del Pentagono, Leon Panetta, durante la visita in Vietnam. Qui giova solo ricordare che l’accoglienza riservata al ministro statunitense, figlio di calabresi, é stata inaspettatamente calda; tanto quanto l’atmosfera nel Mar cinese meridionale. «Il Pentagono ha avviato contatti anche con le Filippine, con l’intenzione di ritornare alla Subic Bay Naval e all’ex Clark Air Base, un tempo la principale installazione militare Usa in Asia.

Panetta é ricevuto a Cam Ranh

 

 

 

 

 

Insomma, Washington vorrebbe tornare in una serie di basi militari in Asia da cui le forza americane sono andate via o sono state cacciate nei decenni scorsi. E, di fronte alle sempre piu’ minacciose ambizioni regionali di Pechino, i paesi in questione hanno, anche se con cautela, steso i tappeti rossi agli americani. Ma, riconoscono al Pentagono, si tratta di luoghi “che non hanno ancora perso il forte contenuto simbolico legato alle recente storia”, riferendosi alle tante ferite ancora aperte da una guerra sporca come quella condotta dagli americani in Vietnam.

E per chiudere definitivamente questa pagina e aprire un nuovo capitolo con questi paesi “e’ necessario fare ammenda di questi simboli”, anche con le visite, non solo quella di Panetta, nella regione dei leader militari americani per rafforzare le relazioni e avviare i negoziati».

(Francesco Giappichini)

Mar cinese meridionale, tensione

In POLITICA on 13 aprile 2012 at 08:26

Anche nelle ultime settimane si sono registrate tensioni nel Mar cinese meridionale, protagonisti non solo Vietnam, Cina e Filippine, ma anche nazioni geograficamente piú distanti, come India, Russia e Stati Uniti, alla ricerca di nuove fonti energetiche, e avamposti militari strategici. L’episodio di cui piú si é parlato in questi giorni é quello occorso 120 miglia al largo dell’isola di Luzon: mentre un incrociatore filippino stave per fermare 8 pescherecci cinesi, sono intervenute due navi pattuglia della Marina di Pechino, impedendo di fatto l’azione.

Venti di guerra nel Mar cinese meridionale

 

 

 

 

 

Il Governo di Hanoi, da parte sua, accusa Pechino di aver fermato e malmenato pescatori vietnamiti che si trovavano nelle loro acque territoriali, e di trattenere illegalmente ventuno marinai, per i quali si chede un riscatto. E dopo che Hanoi aveva autorizzato compagnie indiane ad eseguire esplorazioni petrolifere nelle proprie acque territoriali del Mar cinese, le Autoritá cinesi hanno immediatamente “avvertito” New Delhi di astenersi dall’operare. Cosí i vietnamiti hanno fatto ricorso al vecchio alleato, e si sono accordati col gigante russo Gazprom per lo sfruttamento in comune del gas naturale sotto i fondali di quest’area contesa.

Tutto ció mentre gli Stati uniti non stanno a guardare, e per contenere la crescente aggressivitá cinese nell’area hanno giá inziato lo spiegamento di marine a Darwin, nell’Australia del nord.

(Francesco Giappichini)