Francesco Giappichini

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Blair in Vietnam

In POLITICA on 29 ottobre 2012 at 17:17

L’ex premier britannico Tony Blair ha visitato il Vietnam, e un completo resoconto del viaggio è stato pubblicato da “Notizie radicali”. In particolare ne ha scritto Vo Van Ai, presidente di Azione per la democrazia in Vietnam e membro del Consiglio generale del Partito radicale, con un articolo intitolato «Su Blair in Vietnam». Segue il brano iniziale. «Il 15 ottobre, Tony Blair ha effettuato la sua prima visita in Vietnam.

Tony Blair

 

 

 

 

 

Ha incontrato studenti e docenti dell’Accademia Diplomatica del Vietnam, appartenente al Ministero degli Affari Esteri. Blair ha detto: “Per lavorare nella diplomazia o in politica è necessario essere interessati nelle persone e prestare loro attenzione. Si deve tentare di scoprire ciò che interessa e preoccupa la gente. Prima vengono le persone, poi la politica”. “Il mondo di oggi dipende da persone con menti aperte. Connessione e apertura apriranno opportunità a chi ha uno spirito aperto, anche se possono intimorire chi ha una mente ottusa.”

Tony Blair ha scelto un pessimo momento per la sua prima visita in Vietnam. Egli giunge infatti proprio mentre la dirigenza comunista di Hanoi si apprestando a dare un altro giro di vite contro la libertà di espressione, imponendo una legislazione più rigorosa che censurerà internet e i blogger che verranno condannati, assieme ai cyber-dissidenti e ai giornalisti on-line, a pesantissime pene detentive». (Continua).

(Francesco Giappichini)

Il Vietnam si riarma

In POLITICA on 28 ottobre 2012 at 17:26

Il Governo del Vietnam, in previsione di crescenti quanto pericolose tensioni sul Mar cinese meridionale – specie nei confronti del gigante cinese –  sta portando avanti un profondo processo di ammodernamento delle proprie Forze armate. La questione è trattata approfonditamente da un reportage di Elena Nikulina, dal titolo «Le migliori armi russe al Vietnam», pubblicato sul portale “La voce della Russia”.

Una parata militare in Vietnam

 

 

 

 

 

 

Ne segue un brano. «Nei prossimi quattro anni il Vietnam sarà il principale partner della Russia nella regione dell’Asia e del Pacifico per quanto riguarda il settore tecnico-militare. Secondo le previsioni del Centro di analisi del commercio mondiale di armi, tra il 2012 e il 2015 nello schema russo delle esportazioni di materiale bellico in Vietnam questo occupa il terzo posto dopo l’India e il Venezuela. Nel precedente quadriennio, ad occupare il secondo e il terzo posto erano Algeria e Cina. Solo in questi ultimi anni il Vietnam ha acquistato dalla Russia venti caccia Su-30MK2, alcuni battaglioni di difesa aerea dei sistemi missilistici S-300, il sistema missilistico costiero mobile “Bastion” con il missile supersonico antinave autoguidato “Yakhont” e il sistema missilistico contraereo «Igla».

Grazie alle forniture belliche russe, il Vietnam rinforza anche la sua flotta militare. Ciò è molto importante per il paese ora che peggiora la situazione nel mare Cinese del Sud».

(Francesco Giappichini)

Il Vietnam si fa geotermico

In ECONOMIA on 23 ottobre 2012 at 00:10

Che il Vietnam punti sulle energie rinnovabili non è certo una novità. La locale capacità produttiva dell’energia eolica è enorme: secondo uno studio della Banca mondiale è addirittura duecento volte maggiore rispetto alla produzione dell’impainto di Son La, la più grande centrale idroelettrica non solo del Paese, ma dell’intero Sudest asiatico. (La città di Son La, capitale dell’omonima Provincia, è situata nella parte nordoccidentale del Paese, vicino al confine col Laos, ndr).

Le Province vietnamite

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E un paio di anni fa destò l’interesse di molti osservatori il megainvestimento in loco, per un valore di venticinque milioni di dollari, della compagnia Fuhrlaender wind power joint stock company. Obiettivo: la creazione di uno stabilimento per la costruzione di turbine eoliche, capaci d’aumentare la capacità energetica nazionale. Adesso è però venuto il momento di puntare sull’energia geotermica, come spiega l’articolo «Vietnam: al via il primo impianto geotermico», pubblicato sul portale “Zeroemission”.

Segue un brano. «Approvato dal governo vietnamita il primo impianto geotermico del paese che svilupperà una potenza di 25 MW. Il nuovo impianto geotermico da 25 MW sarà il primo in Vietnam nel suo genere e sarà situato nel distretto della provincia di Quang Tri Dakrong, zona rurale che si trova nella parte costiera centro-settentrionale del Vietnam, in cui vivono circa 31.000 persone». (Continua).

(Francesco Giappichini)

Pil, parla la Banca mondiale – 2

In ECONOMIA on 15 ottobre 2012 at 00:10

Prima di rimandare a un nuovo brano del reportage di Luca Pistone, segnaliamo che – sempre secondo la Banca mondiale – tra il 2014 e il 2016 il prodotto interno lordo del Vietnam dovrebbe aumentare in media del 7 per cento annuo, grazie al recupero dell’economia mondiale. «Inoltre, il mercato dei consumatori nelle città vietnamite si alimenta dell’appetito di una classe media in costante aumento, mentre i giovani acquistano sempre più prodotti elettronici e di lusso.

Il logo della Banca mondiale

 

 

 

 

 

 

 

 

Tuttavia, in Vietnam la disparità di ricchezza tra zone urbane e rurali è notevolmente aumentata, provocando tensioni sociali. Inoltre, le dispute per la terra e i trasferimenti coatti di persone per l’installazione di industrie ha restituito migliaia di agricoltori alla povertà. La corruzione politica mette in discussione la legittimità del governante Partito Comunista, in un momento in cui il paese tenta di ridurre i suoi deficit commerciale e di bilancio. Oggi il segretario del partito dichiara apertamente che la corruzione potrebbe seppellire il sistema comunista in Vietnam.

L’inflazione è alta (del 20% alla fine del 2011) e i prezzi dei prodotti alimentari sono raddoppiati. Attualmente, il comitato centrale del partito sta discutendo a porte chiuse come affrontare la crisi globale. Messa da parte l’economia pianificata e riconciliatosi con gli Stati Uniti, Hanoi mantiene un canale privilegiato con Cuba».

(Francesco Giappichini)

Religione, non solo tam gao

In CULTURA on 11 ottobre 2012 at 00:10

Un cenno al fenomeno religioso in Vietnam, dato che da piú parti vengono chiesti chiarimenti sul tam gao, cioé la «triplice religione». (Anche se l’unica delle tre componenti ad essere definibile una religione é il buddhismo, ndr). Prima di rimandare all’esauriente testo pubblicato sul sito Viaggi in Vietnam, va specificato che i vari filoni del buddhismo locale, compresa l’importante corrente Theravada – dominante soprattutto nel Sudest asiatico – si sono unificati nella Chiesa buddista unita del Vietnam, da qualcuno definita una sorta di «buddhismo di stato».

Il Buddha sorridente

 

 

 

 

 

 

 

Segue la prima parte del testo. «La vita del popolo vietnamita è stata influenzata da quattro grandi religioni e filosofie: il confucianesimo, il taoismo, il buddhismo e il cristianesimo. Nel corso dei secoli, si è venuto a creare un sincretismo tra le prime tre religioni con le credenze popolari cinesi e con l’antica tradizione animista del Paese, formando così il Tam Gao, ossia ‘triplice religione’. La maggioranza dei vietnamiti (più del 70%) si definisce però buddista. La percentuale di cattolici si aggira intorno all’8-10% della popolazione. Il Cattolicesimo fu introdotto nel XVII° sec.

In Vietnam è anche diffuso il Caodismo (circa 2 milioni di fedeli), una setta fondata nel 1926 e che combina insieme i principi filosofici e religiosi sia orientali che occidentali ed il cui fondatore fu Ngo Minh Chieu». (Continua).

(Francesco Giappichini)

2013, le stime dell’Adb – 2

In ECONOMIA on 10 ottobre 2012 at 00:10

Prima di riportare un nuovo brano del pezzo di Lorenzo Riccardi sul recente summit tra Unione europea (Ue) e Asean (Association of south-east asian nations), segnaliamo che quest’anno Bruxelles dovrebbe imporsi – col 17,14 per cento – come secondo mercato di sbocco più importante per l’export vietnamita. (Proviene dall’Europa il dodici per cento degli investimenti esteri in Vietnam, ndr). «Al summit di Hanoi hanno partecipato i rappresentanti degli stati appartenenti all’ASEAN, l’associazione dei paesi del Sud est asiatico, funzionari del governo vietnamita e investitori privati.

Dollari statunitensi e dong vietnamiti

 

 

 

 

 

 

 

Il Convegno ha dato modo ai partecipanti di condividere temi e riflessioni in merito alle nuove opportunità che verranno a crearsi in vista del primo round di negoziazioni, tra ASEAN e Unione Europea, per arrivare ad un accordo di libero scambio bilaterale da definire nei prossimi mesi. Luong Hoang Thai, ministro dell’economia e dell’industria vietnamita, ha aggiunto che un accordo per il libero scambio riflette il desiderio comune ai Paesi del sud est asiatico e dell’Unione Europea di ottenere un maggior grado di integrazione economica. […].

Nel 2011 il Vietnam, in termini di volumi di scambio, è stato il quinto partner commerciale dell’Unione Europea, con un totale di 18 miliardi di euro di scambi, 12,8 dei quali sono esportazioni verso l’Europa, mentre 5,2 riguardano le importazioni dall’Europa».

(Francesco Giappichini)

Un italiano in Vietnam – 2

In CULTURA on 8 ottobre 2012 at 00:10

Prima di riportare un nuovo brano del pezzo, segnaliamo il link del sito personale dell’autore, l’imprenditore italiano in Vietnam, Paul Asia Valenti. «Dopo una mezza vita di lavoro e viaggi, oltreché di viaggi e lavoro, nel 1995 sono approdato in quel del Vietnam, confine ultimo dell’intangibile logica orientale, dove ho avviato alcune attività in proprio, nel campo della ristoirazione, consueta zattera di sopravvivenza per italici in cerca di fortuna o in fuga da se stessi…

Un’immagine tratta dal sito dell’autore

 

 

 

 

 

 

[…] Lungo un viaggio inatteso attraverso il Vietnam di ieri e di oggi, cerco di cogliere i vari aspetti più o meno ironici di quella condizione di emigrante dell’inconsueto a cui appartengo, sondando tra i risvolti del patrimonio umano e culturale che mi circonda, all’interno di dinamiche a volte incomprensibili e decisamente affascinanti. […] Inoltre, chissà che  queste mie riflessioni, alleggerite da sana ironia, possano essere di ispirazione per tutta quella moltitudine di aspiranti fuggiaschi in cerca d’esilio, oggi forzatamente vincolati alle logiche della crisi economica e morale italiana.

Chissà che non possa ispirare loro una via d’uscita da quella melanconica e monotona esistenza all’ombra del quotidiano vivere, melanconia e monotonia che ho avuto modo di conoscere molto bene… Del resto, la vita è troppo breve, oppure è troppo lunga, perché ci si possa concedere il lusso di viverla male…».

(Francesco Giappichini)

Un italiano in Vietnam

In CULTURA on 7 ottobre 2012 at 10:56

Segnaliamo con piacere la recente uscita del romanzo autobiografico “Io amo me stesso. Ma è amore non corrisposto”, pubblicato da Paul Asia Valenti per l’editore L’autore libri Firenze. (Per acquistarlo si puo’ accedere al seguente link, ndr). L’autore, imprenditore italiano nel campo della ristorazione, risiede in Vietnam dal 1995. Questi, in un articolo sul sito “L’altro quotidiano”, dal titolo «Libri. Paul A. Valenti: un italiano in Vietnam», descrive la genesi del suo libro, e le ragioni che lo hanno spinto a viaggiare verso il Paese asiatico.

La copertina del libro

 

 

 

 

 

 

 

 

Ne segue un brano. «Il mio nome è Paul A. Valenti, 50 anni, dal 1995 residente in Asia, e più specificatamente in Vietnam. Nel mio piccolo, appartengo a quella moltitudine infinita di scrittori, o presunti tali, che puntualmente si permettono di importunare il prossimo proponendo la propria ‘opera’ appena pubblicata con la malcelata speranza, o presunzione, di essere pregiati un giorno dello stemma nobiliare di ‘autore gradito’…

Il titolo in questione è “IO AMO ME STESSO MA E’ AMORE NON CORRISPOSTO” (www.paulvalenti.it) ed è un insieme di riflessioni ironiche e semi-serie (più “semi” che “serie”), ispirate dal mio ruolo di “emigrante”, un ruolo che mi  sono ritagliato addosso 17 anni fa dandomi all’esilio volontario, a quella strana emigrazione di quei tempi dettata più dal troppo lavoro che dalla mancanza dello stesso». (Continua).

(Francesco Giappichini)

Il tempo passa anche in Vietnam – 2

In SOCIETA' on 6 ottobre 2012 at 00:10

Riportiamo a seguire un nuovo brano del reportage di Francesco Tortora, pubblicato su “L’Indro”, e dedicato all’invecchiamento della popolazione in Vietnam. «Si tratta, quindi, di aspetti chiari ed evidenti agli occidentali ma in Vietnam tutto questo è un insieme di temi sui quali riflettere attentamente: il Vietnam infatti, s’è sempre caratterizzato per un’età media bassa ed una grande presenza di giovani e giovanissimi anche nel mondo del lavoro.

Un attempato vietnamita

 

 

 

 

 

 

 

Oggigiorno sembra che anche in Vietnam tutto ciò non sia più come una volta. L’Agenzia Nazionale sull’Invecchiamento ha confermato che – in base a dati riferiti al 2011- la Nazione ha 8.1 milioni di persone con un’età superiore oppure pari a 60 anni e queste cifre potrebbero raddoppiare entro il 2019 secondo i dati derivanti da una ricerca condotta proprio sulle variazioni statistiche ed anagrafiche intervenute nella popolazione e che è stata realizzata l’anno scorso.

Tutti coloro che sono coinvolti in prima persona in quest’ambito, dai politici ai componenti del Governo fino agli assicuratori e ai direttori dei centri per accoglienza di anziani, vedono aumentare sempre di più il livello delle proprie preoccupazioni: è una assoluta novità sulla scena vietnamita e l’aumento della fetta di popolazione anziana significa allo stesso tempo un minor apporto alle casse dello Stato vietnamita, il che è un problema di non poco conto».

(Francesco Giappichini)

Il tempo passa anche in Vietnam

In SOCIETA' on 5 ottobre 2012 at 12:58

Che il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione non si limitasse all’Occidente, ma riguardasse anche i paesi emergenti, era noto da tempo. Tuttavia le realta’ del Sudest asiatico ne erano simaste sinora immuni, almeno secondo quanti raccontavano i media. Sinora appunto. Perche’ ora e’ ufficiale: il tempo passa anche in Vietnam. Sviscera la vicenda il reportage «Il segno dello sviluppo: migliora la salute, aumentano gli anziani. Il Vietnam invecchia rapidamente», a firma di Francesco Tortora, e pubblicato sul portale “L’Indro”.

Un’attempata vietnamita

 

 

 

 

 

 

 

Ne riportiamo la prima parte. «Il Sistema Sanitario Nazionale e gli Istituti Previdenziali del Paese sono impreparati per questa ’novità’, si cerca di correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Il Vietnam non se l’aspettava. Non immaginava che sull’altare dello sviluppo economico così impetuoso, ci fossero così tanti oneri da pagare. Le migliori condizioni di salute, le migliori risposte della Medicina nel risolvere o alleviare fattori legati alla senescenza, una migliore qualità della vita comportano – insieme a tanti altri fattori – l’allungamento della vita stessa.

Con tutto quel che ne consegue sia in positivo sia in negativo. Agli occhi degli occidentali, tutto questo risulta ormai essere un tratto costante e comune, si tratta di un trend statistico che va avanti anno dopo anno, decenni dopo decenni fin dal Secondo Dopoguerra». (Continua).

(Francesco Giappichini)